La cellulite o PEFS (panniculopatia edemato- fibro- sclerotica) è un problema che affligge una percentuale molto alta di soggetti.
E’ una degenerazione del tessuto sottocutaneo che si manifesta con un aumento del numero e delle dimensioni delle cellule adipose,un rallentamento del circolo venoso e linfatico con conseguente stasi negli spazi intercellulari, che causa la rottura della membrana citoplasmatica. È spesso associato ad un ridotto tono della muscolatura sottostante, che risulta anche poco vascolarizzata.
L’origine della cellulite riconosce diverse cause come la predisposizione familiare legata a fattori genetici, fattori costituzionali, fattori ormonali, fattori vascolari.
Agiscono come fattori aggravanti invece:una vita sedentaria,lo stress, alcune malattie epatiche, una cattiva alimentazione Anche il problema dei farmaci è molto significativo. Infatti, gli estro progestinici (pillola anticoncezionale), gli antibiotici e gli anti-infiammatori sono responsabili dell’insorgenza della cellulite, i primi direttamente in quanto interferiscono nell’equilibrio ormonale, i secondi indirettamente, depositandosi nel tessuto connettivo come pezzi di molecole di rifiuto.
L’aspetto esteriore più conosciuto della Pefs è la classica pelle “a buccia d’arancia” che, istologicamente corrisponde a focolai di edema con confine dermo-ipodermo spesso pianeggiante, capillari e venule dilatati e pieni di sangue, iperplasia ed ipertrofia delle fibre reticolari che avvolgono gli adipociti.
Le alterazioni delle strutture nella P.E.F.S. si distinguono in quattro STADI:
1° STADIO: edema ed iniziale alterazione dell’irrorazione sanguigna. I vasi presentano un’anomala permeabilità della parete e ciò causa trasudazione del plasma, ristagno e accumulo negli spazi interstiziali. La pelle diventa più pastosa e meno elastica. E’ un processo reversibile.
2° STADIO: accrescono i fenomeni del primo stadio. Le fibrille reticolari presenti intorno agli adipociti aumentano di numero e spessore, peggiorando la condizione del microcircolo con perdita di elasticità. Diminuiscono gli scambi e si determina ristagno di tossine. L’epidermide si presenta pallida ed ipotermica, più pastosa con inizio delle parestesie.
3° STADIO: si formano micro-noduli incapsulati in fibre di collagene che, racchiudendo il microcircolo e gli adipociti, ostacolano gli scambi metabolici. Inizia una sclerosi del connettivo del derma. La pelle si presenta a buccia d’arancia con dolore alla palpazione.
4° STADIO: i micronoduli, moltiplicatisi, formano dei macronoduli, apprezzabili alla palpazione. Questi sono mobili e dolenti alla pressione ed al sollevamento della plica cutanea. Questo stadio evolve nella fibrosi, processo irreversibile caratterizzato dalla sclerosi finale in cui le fibrille di collageno formano una trama fitta, aderente in profondità alle fasce muscolari. L’aspetto della pelle è ondulato o a materasso, pallida ed ipodermia distrettuale. La diagnosi viene fatta raccogliendo una accurata anamnesi, escludendo una stasi venosa cronica degli arti inferiori, ricercando la presenza di parestesie, bruciori, crampi diurni e notturni, osservando la presenza di teleangectasie e varici, ispezionando la cute in posizione eretta frontale e laterale, posteriore, lato destro e sinistro, in particolare nelle regioni trocanteriche, le cosce, le ginocchia, la regione addominale, quella sovra pubica e i glutei, ricercando, mediante palpazione, la presenza di micro o macronoduli. Metodiche strumentali per la diagnosi di cellulite sono la termografia a cristalli liquidi, la videocapillaroscopia a sonda ottica, l’ccodoppler, l’ecografia ipodermica.
La terapia
Il primo presidio per il trattamento della cellulite è l’attuazione di una corretta alimentazione e di un adeguato esercizio fisico. E’ importante bere molta acqua durante il giorno (1,5-2 litri al giorno), specialmente al mattino, consumare molta frutta e verdura, ridurre le sostanze eccitanti (tè, caffè, etc.), evitare alcolici, abolire cibi in scatola, grassi animali, formaggi grassi, curare la masticazione.
Si deve poi camminare almeno mezz’ora al giorno, dedicarsi a sport e ginnastica in modo equilibrato, curare sempre un buon assetto posturale.
Nel trattamento della cellulite si possono utilizzare anche rimedi vegetali a base di ananas, mirtillo, ortica, betulla, tarassaco, gramigna,ippocastano, tutti con azione sulle alterazioni alla base della cellulite.
Le terapie mediche nel trattamento della cellulite, che possono avere come obiettivo il microcircolo, sono centella, escina e rutina, inoltre le classiche alghe, in quanto donatrici di iodio organico, permettono l’attivazione delle lipasi cioè degli enzimi che sciolgono il grasso e lo rendono facilmente eliminabile. Da ultimo ci sono gli antiossidanti: glutatione, acido lipoico, vitamina E, vitamina C, selenio che assunti per via orale o localmente favoriscono il miglioramento della cute.
Tra i trattamenti medici estetici ricordiamo la mesoterapia: ha lo scopo di sciogliere il grasso migliorando il microcircolo; la microterapia che utilizzando un ago cortissimo è praticamente indolore, la lipolisi chimica, la liposuzione chirurgica, la laserlipolisi, la radiofrequenza monopolare THERMAGE che, con un’unica applicazione, fornisce risultati eccellenti senza dolore e senza bisturi.